BERTI Macchine Agricole - Monografia aziendale

Berti oggi è una S.p.A. condotta da Mario e dai suoi due figli, Filippo e Alessandra, insieme a numerosi collaboratori. Nel lontano 1920 era una piccola ditta di macchine agricole nel paese vicentino di Tavernelle. Nel 1959 si ampliò, trasferendosi a Caldiero, nel veronese, dove si trova la sede attuale. Sono cambiati i tempi e i luoghi, ma il nome e le modalità di conduzione continuano ad essere quelli della famiglia che l’ha orgogliosamente fondata. Venusto Berti, nonno di Mario, era un terziario, lavorava fondi altrui con mezzi propri. La vocazione per l’agricoltura e l’esperienza fatta - è il caso di dire letteralmente “sul campo” - hanno dato vita a dei progetti che il figlio, Pierino Livio, migliorerà tecnicamente. La prima attrezzatura realizzata in serie da Venusto fu l’aratro, detto localmente el versor, a trazione animale prima e meccanica poi. La produzione, successivamente, si arricchì con la costruzione del torchio per la spremitura delle uve, el torcio. I termini dialettali - vicentini prima e veronesi poi - usati confidenzialmente dai Berti con i loro clienti locali per nominare i mezzi agricoli indicano da soli il positivo radicamento nel territorio della famiglia ma, soprattutto la passione e l’impegno che ci consentono ancora oggi di continuare a progettare e produrre mezzi in grado di soddisfare le più varie esigenze di manutenzione e bonifica del verde. Nel 1961 fu realizzato il primo impolveratore Berti, per dare lo zolfo ai vigneti, la solfarina, tecnicamente denominata “Eolo”. Successivamente venne aggiunta ad esso un’appendice per trasformarlo in spandiconcime, così da consentirne il doppio utilizzo, estivo e invernale. Si trattò di un’innovazione che Livio brevettò. Certo la consapevolezza è una tappa fondamentale per crescere..! 6

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